martedì 19 gennaio 2010

Finalmente Buenos Aires!



Se un'ora contiene 60 minuti, e un minuto 60 secondi, quanti secondi ci sono in 13 ore? Più che dall'eccitazione o dalla voglia di mettere piede nella capitale argentina, il titolo di questo post ci è uscito di bocca dopo 13 (tredici) interminabili noiosissime ore di volo. Eravamo talmente cotti che davvero per un momento abbiamo pensato di scendere dall'aereo a testa in giù, normale reazione al passaggio dall'emisfero  boreale a quello australe.
Quello che segue è un resoconto di cinque giorni spesi a camminare su e giù per le calles della città. Sarà per forza di cose un resoconto spezzettato, non so cosa sia un ordine cronologico, ho già perso la cognizione del tempo, non ho nemmeno un orologio con me...

Partiamo dalle sensazioni iniziali e iniziamo sfatando alcuni tabù: Buenos Aires è una città sicura, si incontrano pochi turisti italiani e a volte piove anche. Detto questo, non avventuratevi nelle stradine buie, non fatevi attirare nelle trappole per turisti e ricordatevi del perchè avete comprato una giacca antipioggia, foss'anche solo per dieci minuti.

Buenos Aires è una città sorprendente e scontata allo stesso tempo. Comprendere appieno le dinamiche di una città tanto grande e in soli cinque giorni è un'impresa da non tentare nemmeno. La maggior parte delle guide turistiche ve la descriveranno come un costume di arlecchino, tanti pezzettini di stoffa diversi l'uno dall'altro che riescono a coesistere quasi in armonia. Passeggiate nei quartieri agiati di Palermo o La Recoleta e vi sembrerà di respirare l'aria (e l'inquinamento, tanto inquinamento) di Roma, Parigi o Londra. Spostatevi un po' più in giù, verso i barrios di San Telmo e La Boca, e inizierete a entrare nello spirito che anima i porteños, come viene chiamata la gente di Buenos Aires. È proprio la gente, o meglio i giovani, che più colpiscono il turista. Il giovane argentino medio ha una faccia pulita allegra divertente bella interessante, quanto di più lontano dal giovane italiano medio, tirato a lucido in attesa di una chiamata da maria de filippi (il minuscolo non è un errore)... ma tant'è, ognuno si becca la società che si merita.

I prezzi sono veramente bassi per alcune cose, ma in un modo o nell'altro siamo già riusciti a spendere un bel po' di pesos. E allora, cerchiamo di suscitare un po' di invidia nei giovinastri che stanno leggendo: la birra argentina per eccellenza, la Quilmes, costa 3-4 pesos al litro nei supermercati. Sappiate che un euro vale 5.4 pesos, rispolverate un po' delle vecchie nozioni matematiche e traete i vostri risultati.
Altro di cui essere invidiosi? Alcuni ostelli avevano ancora un alberello di natale in salotto, eppure siamo già a gennaio e la temperatura arriva anche a 38 gradi. Vediamo un po'... per muoversi in città basta prendere la metropolitana, che qui chiamano Subte, o l'autobus e spendere un mare di soldi per il biglietto: 1,20 pesos. Rispolverate di nuovo le vostre nozioni matematiche e aprite un fondo pensionistico: ora sapete dove far trascorrere la vecchiaia alle vostre malandate ossa!

7 commenti:

  1. Cazzzzzzzzzzzoooooooooooooooo!!!!!!!

    Grandi ragazzi andate avanti cosi e state attenti che, se vi conosco almeno un pochino, due pesos alla volta sareste capaci di bruciare tutti i vostri risparmi in Quilmes (soprattutto Kat).

    Vi voglio bene!

    Bravo Amiccc continua cosi` che leggerti e` un gran piacere...

    E fatemi vedere le fotooooooooooooo!!

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  2. Bel racconto Ale, mi hai fatto gia' venire voglia di andare a Buenos Aires a passare la mia vecchiaia...cioe' praticamente col tanto di una pinta qui a Londra a Buenos Aires e' alcolismo assicurato!

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  3. Aridaje... Maledetto anonimo, firmati!

    Mauro, ti ospito io appena compro casa :)

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  4. la vallu mi scrive da Lima, tu da Buenos Aires..STO VIAGGIANDO CON VOI...ma na casarella quanto costerà?

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  5. e poi..riguardando sta foto, te lo devo dir, sei venuto preoprio de merda :)

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  6. Bellissimo il blog!! Che invidia la sosta a BA, anche perché io col mio corso di tango mi sono arenata da mo'. Buon proseguimento e continuate a scarpinare, Floriana

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  7. @ Rosaria, quale foto? come di merda?

    @ grazie Flo :)

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Ci muoviamo a scrivere questo commento? Non è che posso aspettare tutto il giorno... e firmati, CRIBBIO!